Come calcolare il grado di parentela

1/4 – Introduzione

Questa guida risulta essere molto interessante per tutti coloro che hanno la necessità di conoscere, per piacere oppure per necessità, il grado di parentela con alcune persone. Quante volte capita di desiderare di conoscere il grado di parentela con alcune persone specifiche. Sappiamo bene che con il termine “parentela” si indica un grado di consanguineità con una data persona. In questa guida vedremo, Nello specifico, di dedicarci proprio a questo argomento. Vedremo quindi come calcolare il grado di parentela in maniera semplice e certamente molto attendibile.

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Calcolare il grado di parentela fra familiari è molto interessante ma a volte è anche indispensabile, in quanto per i diversi documenti previdenziali o testamentari, viene esplicitamente richiesto. Per esempio, nel campo lavorativi, uno dei permessi concessi al dipendente è quello relativo all’assistenza del parente “entro il terzo grado”. Ci si riferisce, naturalmente, al grado di parentela sotto l’aspetto giuridico, poiché è l’unico valido e riconosciuto. In molte zone del nostro Paese, infatti, si indica volgarmente un grado di parentela assolutamente non riconosciuto dalla legge. Spesso ci si riferisce al “cugino di primo grado” oppure al “cugino di secondo grado” riferendosi in realtà ad un grado di parentela che dal punto di vista giuridico corrisponde, rispettivamente, al quarto e sesto grado.
Dunque, dimentichiamo i metodi popolari anche se noti!

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Ecco quindi come procedere per il calcolo del grado parentale: in primo luogo si parte dalla persona interessata, si sale lungo le generazioni fino a giungere al primo capostipite comune. Successivamente bisogna ridiscendere fino alla persona imparentata e della quale si desidera conoscere l’intensità di parentela. Facciamo un esempio: desideri conoscere il grado di parentela con tuo cugino, figlio del fratello di tuo papà. Allora parti da te stesso con il numero uno, poi risali al tuo papà che è il due, poi sali ancora verso il nonno paterno, il tre.

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Al nonno ti devi fermare perché è il capostipite comune, perciò devi ridiscendere sull’altro figlio che per te è lo zio, ovvero il cosiddetto numero quattro, quindi bisogna scendere ancora al figlio, cioè tuo cugino che a questo punto è il numero cinque. Ora devi sottrarre uno e ti rimane quattro. Il grado di parentela con tuo cugino è infatti quattro, è un parente di quarto grado.
Pet lo zio il grado di parentela sarebbe stato tre, perché bisogna sottrarre sempre 1.
Si fa lo stesso con i parenti materni e anche con quelli del coniuge, i parenti acquisiti, che prendono il nome di affini.

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