Come comportarsi se lui non vuole un figlio

1/5 – Introduzione

Prima o poi arriva un momento nella vita di ogni donna, in cui si sente la necessità di creare una famiglia: chiaramente è necessario avere un compagno al proprio fianco con cui ci si sente pronti ad affrontare un discorso così importante e coinvolgente ma soprattutto avere un figlio da accudire e crescere insieme. Oggi è più difficile mettere al mondo un figlio, i ritmi di lavoro sono serrati sia per l’uomo che per la donna e spesso la donna è costretta a rimandare il momento. Intanto il tempo passa e le mamme oggi decidono di avere un figlio intorno ai 40 anni. Non sempre gli uomini si sentono pronti ad avere questa responsabilità, soprattutto perché lavorando in due, sarà anche lui a prendersi cura del neonato e la cosa lo spaventa.
La donna invece lo desidera e sa che non può più aspettare, ma un figlio si deve volere in due. Come bisogna comportarsi se il tuo lui non vuole un figlio?

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Primo passo da compiere è parlare, senza imporre il proprio volere ma capire la sua decisione.
Solitamente le motivazioni degli uomini che rifiutano di avere un figlio sono legate alla vita pratica, a problemi economici, all’ impossibilità di carriera, a un futuro incerto. In questi casi è facile trovare una soluzione insieme. Forse, però, il vero problema è il peso della responsabilità, il non sentirsi all’altezza di un ruolo educativo come quello del padre.
È fondamentale non sottovalutare le paure del proprio compagno, non bisogna arrabbiarsi e cercare di arginare l’ostacolo insistendo su alcuni aspetti pratici. Per esempio, per chi ha la fortuna di poter contare sull’aiuto dei genitori o dei suoceri, sottolineare il fatto che saranno anche loro ad aiutarli o nel caso che questo non fosse possibile si sceglierà una baby sitter.

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Secondo passo da fare è lasciargli il tempo di riflettere. È importante che lui non si senta pressato né ricattato, accusandolo di non amarti abbastanza o di non volerti rendere felice, e che abbia a disposizione il tempo necessario per riflettere. La scelta di mettere al mondo un bambino non deve essere vissuta come una sfida, ma come una possibilità di accrescimento della coppia.

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Terzo passo è fermarsi a vedere le vetrine dove vendono articoli per l’infanzia. Chi meglio di voi sa qual è il punto debole del vostro partner? Non c’è uomo che non desidererebbe un bel maschietto con cui giocare oppure una femminuccia che stabilirà un legame molto intenso con il papà. Il vostro partner avrà senz’altro degli amici con figli, farlo riflettere su alcuni aspetti che mettono in risalto il compito piacevole del papà, come il fatto di scherzare, di vedere insieme un bel cartoon, di uscire per andare allo zoo o al parco giochi. Fate tutto con molta dolcezza e vedrete che stimolerete anche in lui la voglia di diventare genitore.

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In ultima analisi, quindi, è necessario prendere in considerazione che la sua decisione possa non cambiare e che la tua storia può continuare ad esistere senza che il tuo desiderio sia assecondato. D’altronde, la scelta di diventare genitori coinvolge la libertà di due persone e se il tuo partner non vuole un bambino, deve poterlo dire senza vergogna e senza alcun timore.
Non insistere, quindi, anche se lo desiderate tanto, non affrontate più il discorso e magari, se sarete fortunata, sarà lui che prima o poi ve ne parlerà.

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