Come comunicare segretamente tra amici con l’alfabeto serpentino

1/6 – Introduzione

In questo nuovo articolo che vogliamo proporvi, cercheremo di fare capire a tutti i nostri appassionati lettori e lettrici, come poter comunicare segretamente, tra amici, con l’aiuto dell’alfabeto serpentino.
Iniziamo subito con il dire che l’alfabeto serpentino fa parte proprio della categoria delle lingue artificiali. Quei linguaggi, cioè che vengono inventati per vari motivi, ma principalmente per avere la libertà di parlare segretamente con chi li conosce pur davanti ad altre persone. I ragazzi li usano per motivi di gioco o per scambiarsi delle piccole informazioni, in altri contesti i linguaggi segreti sono stati fondamentali per far circolare delle idee e delle posizioni.
Ma vediamo insieme com fare tutto ciò.
Buon lavoro e buon divertimento a tutti voi, che vi accingerete in questo gioco, molto divertente!

2/6 Occorrente

  • Scioltezza di lingua e prontezza di riflessi, capacità di dividere correttamente le parole in sillabe.

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La prima cosa che dobbiamo sapere è che l’alfabeto serpentino prende il nome dalla lettera esse che, come vedremo fra poco, caratterizza il divertente codice, e dai sibili che vengono prodotti, molto simili a quelli di un serpente. Ne esistono due versioni: una usata un tempo dai contadini del Salento che volevano nascondere i loro discorsi al padrone, l’altra, che è molto diffusa tra i ragazzi, è stata persino usata dal grande regista Federico Fellini nel film Otto e mezzo.

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La caratteristica comune è che le parole, per essere veramente incomprensibili, devono venir ronunciate con disinvoltura e grande velocità, in modo da spiazzare chi le ascolta.
Ma vediamo come funziona. Si prende una qualsiasi parola e la si divide in sillabe. Le sillabe possono essere formate da gruppi di due, tre o più lettere. Dopo ogni sillaba si aggiunge la esse seguita dall’ultima vocale del gruppo. Per esempio se voglio dire cane, dividerò in sillabe ca-ne e pronuncerò la parola così: casa-nese. Se la parola è uffa, farò una piccola eccezione e dirò usuffasa, spostando la effe dalla prima alla seconda sillaba, per pronunciare meglio l’esclamazione. Come già detto la velocità confonderà i presenti che non conoscono il trucco. A questo proposito, prima di parlare con i vostri amici di segreti importanti assicuratevi che tra gli estranei o tra gli insegnanti non ci sia qualche persona esperta in grado di decifrare il codice.

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L’alfabeto serpentino del Salento divide sempre la parola in sillabe ma aggiunge a ognuna il – se. Cane, diventerà case-nese, professore si pronuncerà prosefessesoserese, mentre nell’altro serpentino sarà prosofessesosorese. Quasi uguale al serpentino è l’alfabeto farfallino, caratterizzato dall’aggiunta della lettera effe seguita da vocali: profofesfesoforefe, per dire professore. Infine. Un altro alfabeto simile è quello castellucciano, che i ragazzi di Castelluccio di Norcia usavano nelle stanze di un collegio dove studiavano. Le lettere da far precedere a ogni sillaba sono –tr più la vocale: trobuotranatresetrara, vale a dire buonasera!
Ed ecco che mediante questo articolo anche noi saremo in grado di essere in grado di comunicare in modo del tutto segreto, con i nostri amici, attrav erso l’aiuto dell’alfabeto serpentino, che è davvero molto divertente ed anche molto utile, da utilizzare, con persone con cui si tengono segreti!

6/6 Consigli

  • Qiuando usi il serpentino per confidare i tuoi segreti a un amico o a un’amica, accertati che persone estranee non conoscano questo idioma

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