Come farsi rispettare in amore

1/7 – Introduzione

Si sa che in amore ci sono gioie come dolori. Ma quando ci si innamora e si perde la testa per una persona, è difficile restare lucidi e farsi rispettare al meglio. Di solito si tende a riparare piuttosto che a rispettare. Ma, lasciar correre per vario tempo situazioni e atteggiamenti che non si riescono a sopportare, finirà col stufarvi. In questa guida vi spiegherò come farsi rispettare in amore.

2/7 Occorrente

  • Buona volonta, impegno

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Avere rispetto per se stessi non è una cosa semplice. Bisogna conoscersi e accettarsi. È fondamentale contare sulle proprie possibilità riponendo sicurezza nelle proprie forze. Per farsi rispettare dalle altre persone, e soprattutto dal proprio compagno o compagna, bisogna sempre essere se stessi ed essere contenti di quello che si è. Non c’è motivo di dubitare e cercare di essere qualcun altro. Finirete col vivere una vita che non è la vostra. E presto o tardi qualcuno si stancherà. Quindi siate sinceri! E se per caso non gli piacete, vorrà dire che bisognerà scendere in pista e trovarne un altro.

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Essere passionali e romantici e fare di tutto pur di andare sempre d’accordo con la persona che si ama non deve annebbiare i sensi e lasciarsi trasportare in decisioni che non ci piacciono. Rimandare il litigio è come innescare una bomba. Alla fine scoppierà. È meglio se per il bene di entrambi, le due parti si confrontino e facciano rispettare i propri punti di vista. E a volte si deve aver coraggio e non aver paura di puntare i piedi e di dormire sul divano!

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La cosa importante è non di non trattarsi male. In nessun modo. L’amore è dolce, non violento. È ovvio che in ogni coppia ci siano delle grosse e grasse litigate. Ma quelle sono d’obbligo, se costruttive. Sono un momento di crescita e di consolidamento per il rapporto. Ma se fatte solo per aggredire non servono a nulla di buono. Un rapporto è fondato sulla complicità, sulla condivisione e sulla sincerità. Ma questo non significa farsi mettere i piedi in testa e subire ogni scelta senza imporre o perlomeno mettere in discussione il proprio pensiero. In ogni caso il miglior modo per essere felici è trovare un accordo. Mettete le idee insieme e formate una squadra. L’unione fa la forza! Ma attenzione a non cadere nell’egoismo. Siate aperti e abbiate sempre comprensione per l’altra persona, e cercate di capire il suo punto di vista. Il rispetto è alla base di ogni rapporto e l’amore, se puro, è per sempre.

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Approfondimenti e curiosità:

L’amore è il grande escluso delle analisi filosofiche e psicologiche che si occupano del comportamento umano. In parte perché il termine stesso è inflazionato o contaminato da molteplici significati. Ma che parola dovremmo usare per definire quel sentimento di forte empatia che vuole il bene dell’altro senza anteporre il proprio? Se escludiamo tutti gli altri significati, questo sentimento è la ragione principe del comportamento morale per molte persone. Solo chi non lo vive può non tenerne conto nel fare e nel valutare leggi che devono regolamentare il comportamento umano nella società. La paura delle conseguenze del proprio agire è fondamentale solo per chi non ama nel senso testé definito. La mera paura delle conseguenze del proprio agire è già di per sé il segno di un handicap morale. I deterrenti non possono costituire l’unica forma di educazione morale nella società. Se uno crede di essere nel giusto non ha paura delle conseguenze; al limite, se ne guarda, per comprensibili ragioni di opportunità. Ma un Gandhi non sarebbe stato possibile se nell’animo umano l’ultima frontiera dell’agire morale fosse la paura. Allo stesso modo, i kamikaze non possono essere fermati con meri strumenti polizieschi. Non possiamo dunque contare solo sui freni inibitori della paura. La stessa presenza di un superego è un handicap morale, perché l’amore non è, da esso, soltanto diminuito, o indebolito, è addirittura sostituito con valori che antepongono l’Io all’Altro, valori che non hanno in sé nulla di morale. Anche se può sembrare più rassicurante, per la sua prudenza programmata e per la sua incapacità di azzardo, un pilota automatico, senza la supervisione di un pilota reale, è un azzardo puro e semplice. La capacità di agire nella realtà esige la libertà e la responsabilità.

7/7 Consigli

  • Mai trattare male il patner, cercare sempre di capirlo
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