Come gestire gli orari degli adolescenti

1/4 – Introduzione

In ogni famiglia quando un figlio cresce, un frequente motivo di discussione è quello degli orari, in modo particolare quello relativo ai rientri serali. I ragazzi dovrebbero imparare a rispettare gli accordi con i loro genitori, ma gestire i tempi degli adolescenti può probabilmente essere meno complicato iniziando precocemente a ‘lavorare’ in una determinata maniera: abituandoli cioè sin da bambini ad avere dei punti di riferimento su cui appoggiarsi. Infatti, un bimbo abituato a mangiare, giocare e fare la nanna seguendo regolarmente gli stessi ritmi, nel corso degli anni imparerà sicuramente ad avere impostazioni regolari. Vediamo dunque come gestire gli orari degli adolescenti.

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È fondamentale che i ragazzi escano spiegando ai familiari chi sono i loro compagni e indicando i luoghi che intendono frequentare, inoltre è necessario che in occasione di eventuali contrattempi, avvisino sempre i genitori. Non occorre essere ossessivi o diventare delle specie di gendarmi: si rischierebbe di indurre i figli a ribellarsi e a raccontare frottole, ma è bene dialogare con essi il più possibile, esprimere la propria normale preoccupazione e dare loro fiducia, la quale deve assolutamente essere rispettata.

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Il sabato o la domenica pomeriggio, un adolescente solitamente ama poter trascorrere alcune ore con i coetanei senza pensare a capitoli di Storia, formule di Matematica o altro, l’importante è che sia puntuale nel rientro per mettersi a tavola con la propria famiglia. Se invece viene organizzata una festicciola oppure una cena in pizzeria tra amici, ad un adolescente di 13 o 14 anni si può anche concedere di restare fuori qualche ora in più, ma è sempre una buona abitudine quella recarsi a prenderlo, oppure accertarsi che altri genitori possano dargli un passaggio sino a casa (cortesia che verrà ovviamente ricambiata in altre occasioni). Da tenere però presente che in generale a quell’età, sia per motivi di sicurezza che educativi, ci si dovrebbe sempre mantenere piuttosto restrittivi con i permessi.

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Dopo i 14 anni, quando i ragazzi si iscrivono alle scuole superiori, se si è sempre avuto con loro un buon rapporto, non sarà troppo difficile definire alcuni accordi: ciò permetterà loro di godere di giusti momenti di svago senza però mai perdere i loro punti di riferimento. Nei mesi estivi le uscite dei ragazzi tendono a moltiplicarsi e siccome si tratta di un periodo di vacanza, si può anche decidere di essere maggiormente elastici, ma ovviamente è sempre buona regola stabilire anticipatamente con loro degli orari: le deroghe dovrebbero essere concesse soltanto in occasioni eccezionali. Rientrare a mezzanotte, significa aver già raggiunto un ottimo traguardo.

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