Come intervengono i servizi sociali

1/8 – Introduzione

Gentili lettori, all’interno della guida che seguirà questo breve passo introduttivo andremo a parlare dei servizi sociali, soffermandoci più precisamente su come intervengono i servizi sociali.
La risposta che uscirà fuori dai passi successivi sarà sintetica, precisa, ma comunque sia abbastanza dettagliata per soddisfare le esigenze di conoscenza.
Come intervengono i servizi sociali? Andiamo a scoprirlo insieme!
Io vi auguro una buona lettura!

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Come intervengono i servizi sociali? Scopriamolo nei prossimi passi dopo aver fatto il punto della situazione italiana. In Italia c’è un numero sempre più alto di famiglie che si trovano in difficoltà. I problemi che coinvolgono i nuclei familiari sono i più disparati: economici, sociali, casi di devianza dei figli, genitori inadeguati, inadempienza scolastica, solo per citarne alcuni. Spesso solo chi lavora a stretto contatto con queste persone, può davvero rendersi conto di quante difficoltà coinvolgano l’ambito dei servizi. I professionisti che svolgono il proprio mandato all’interno di strutture atte alla tutela di minori e di adulti, alle prese con problemi quotidiani, che mettono a serio repentaglio la qualità della vita, si trovano ad operare in contesti pubblici o privati, che vanno sotto il nome di Servizi Sociali. Vediamo in questa guida che cosa sono e come intervengono. Faremo diversi esempi di intervento, legati per lo più alle figure minorili, che rappresentano il campo più vasto e purtroppo complesso di questo grande contenitore sociale.
Riuscire a definire nella maniera esatta i Servizi sociali non è per nulla un’impresa semplice, in quanto non è chiaro dal punto di vista lessicale un significato che risulti essere unico in tutti i casi trattati. In base ai vari Stati i servizi sociali hanno modalità di servizio alla popolazione differente. Per quanto riguarda lo Stato italiano, sono definiti come quell’istituzione pubblica facente parte delle risorse sociali statali, che si occupa della salvaguardia di quelle fasce di popolazione maggiormente in difficoltà. Essi hanno lo scopo principale di collegare i bisogni dei cittadini allineati alla “fascia problematica” con i servizi alla persona presenti sul Territorio di riferimento.

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Il lavoro consiste nel prendere in carico singoli individui o interi nuclei familiari con l’obiettivo di aiutarli e renderli autonomi, ovvero in grado di autogestire al meglio le proprie risorse e la propria vita. In altri casi i Servizi Sociali intervengono, unitamente all’azione legale di organi di Stato e Tribunali, per la tutela di soggetti non maggiorenni, che necessitano di repentine misure di prevenzione sociale, tutela familiare o personale. La figura di riferimento è l’Assistente Sociale, colei o colui che prende in carico il cosiddetto “caso” e cerca risorse per risolverlo al meglio. Vediamo alcuni esempi di intervento.
Il primo passo che viene compiuto, in questo particolare servizio educativo, è la nomina dell’Educatore Professionale. Quest’ultimo riceve un mandato di azione nei confronti del minore, che ha un preciso obiettivo individuato in base alla motivazione per cui il soggetto è stato segnalato. Potrebbe trattarsi di un ragazzo che ha commesso reati (più o meno gravi), oppure di un bambino che ha subito violenza in famiglia, o anche di un adolescente particolarmente problematico. L’educatore, dopo tre mesi di “osservazione del caso”, stipula il P. E. I. (Progetto Educativo Individuale), in cui vengono trattati tutti i punti che coinvolgono il minore e si decide una linea di intervento. L’educatore assegnato, incontra il ragazzo per un numero di volte prestabilito settimanalmente, che può variare da un singolo incontro, ad incontri multipli. Attraverso gli incontri, l’educatore pone in essere delle metodologie sia dal punto di vista educativo e sia da quello mentale, in modo tale da riuscire a creare un legame, una sintonia che abbia come fine il raggiungimento dell’obiettivo: la risoluzione della problematica in essere.

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Il percorso riabilitativo è lungo e difficoltoso e la cooperazione con altre figure professionali è indispensabile: gli psicologi, i tutor, gli psicoterapeuti, i neuropsichiatri infantili sono professionisti che vengono coinvolti sempre nella risoluzione di un caso. Spesso i risultati non tardano ad arrivare e il minore riesce ad essere reinserito nella società o nel proprio nucleo familiare. Talvolta però, sono necessari interventi più “drastici”, come l’allontanamento del soggetto dalla famiglia (se quest’ultima non si dimostra in grado di occuparsene), l’inserimento in una struttura idonea alla riabilitazione del ragazzo (qualora sussistano gravi comportamenti devianti) o l’affidamento temporaneo.
I servizi sociali hanno l’obiettivo non esclusivamente di avviare una tutela dei minori ritenuti in situazione di pericolo, ma anche di riuscire a tutelare le persone che siano portatrici di disabilità. Quest’ultime hanno la possibilità di recarsi in modo autonomo negli sportelli territoriali per richiedere l’aiuto tramite determinati servizi offerti. Si parla, per esempio di trasporti cittadini a carico dei servizi sociali tramite dei pullman specificatamente posti a disposizione per il raggiungimento di questo fine.

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Nel caso in cui il Servizio Sociale di riferimento si occupi di diversità di abilità, la rete che è maggiormente utilizzata è quella che lega l’istituzione comunale a strutture specializzate, in cui le persone in difficoltà possono frequentare sedute di fisioterapia, psicomotricità, logopedia, terapie specifiche e occupazionali. Anche in questo caso è molto utilizzata la figura dell’educatore, che viene incaricato di svolgere un lavoro di recupero o conservazione dello stato in cui versa il “caso”. Con empatia e originalità, esperienza e professionalità, gli educatori sono in grado di fornire una risorsa di estrema importanza alle persone diversamente abili. Spesso si creano dei veri e propri legami tra educatore e paziente, tanto che la separazione può risultare lunga e difficoltosa. Molto simile è l’intervento che il Servizio dispone per le persone anziane. Le modalità sono pressoché identiche, tuttavia la figura preposta e incaricata di svolgere assistenza domiciliare è l’ Operatore Socio Sanitario (O. S. S.), che si occupa spesso a 360° del benessere dell’anziano assistito, collaborando con le famiglie e con le strutture specializzate in questa fascia d’età.
Qualora vi siano dei genitori espressamente caduti sotto segnalazione per problematiche in essere come delle mancanze genitoriali o, purtroppo, dei maltrattamenti, essi vengono posti in osservazione, in sorveglianza attenta da parte dei servizi sociali della zona. L’assistente sociale, in questo determinato caso, potrà optare per diverse modalità d’intervento, come: la convocazione con colloqui periodici, la presa in carico del soggetto, la nomina di un educatore specifico.

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Attraverso gli interventi mirati dell’educatore, i genitori hanno la possibilità di recuperare (qualora il danno non sia stato eccessivo) e di tornare ad essere contestualmente abili a svolgere il proprio ruolo. Ci sono situazioni in cui, dopo l’intervento repentino dei Servizi Sociali, la famiglia recupera appieno la titolarità del figlio e riesce a reinserirsi con successo in tutti i contesti sociali e istituzionali. Contestualmente al lavoro che il Servizio Sociale svolge con gli adulti e soprattutto con gli anziani di un determinato territorio, c’è da menzionare l’erogazione di contributi economici per le fasce maggiormente in difficoltà. Questi contributi possono essere richiesti allo sportello del Consorzio e sono distribuiti secondo diverse modalità, da valutarsi di caso in caso. Spesso c’è anche la possibilità di attivare un contributo economico lavorativo e formativo: il soggetto, in cambio di una cifra in denaro, fornisce il proprio lavoro presso strutture convenzionate. Sotto qualsiasi forma lo si eroghi, il contributo ha l’unico obiettivo di sussidiare la persona in difficoltà.
Vi consiglio vivamente la lettura di questo articolo, presente all’interno di questo link allegato: https://gravidanza.alfemminile.com/forum/quando-si-devono-chiamare-i-servizi-sociali-fd3232417Spero che questa guida abbia soddisfatto i dubbi che riguardano la domanda di partenza, ovvero: come intervengono i servizi sociali?

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