Come intestare gli inviti di matrimonio

1/5 – Introduzione

Il vero biglietto da visita di un matrimonio è la partecipazione di nozze. Molti sposi sottovalutano questo aspetto. E’ opinione diffusa, infatti, che chi riceve l’invito non lo legga con particolare attenzione o che, addirittura, lo cestini, trascrivendo la data del matrimonio in agenda. Questo sarà vero per i più distratti, ma una persona attenta, dal tipo di partecipazione ricevuta, oltre che dalla location e dall’ora fissata, trae diverse considerazioni sul tono del matrimonio, su cosa dovrà indossare e, perché no, su quanto dovrà destinare al regalo degli sposi. Una partecipazione in carta a mano di Amalfi, possibilmente con iniziali degli sposi incise a secco o in rilievo in oro, prelude a un matrimonio elegante, tradizionale e formale. Una partecipazione, invece, colorata, magari con disegni spiritosi, annuncia un matrimonio giovanile e informale. Un invito dai materiali ricercati, assemblati in maniera originale, fa immaginare un matrimonio anticonformista, probabilmente trendy o stravagante. In questa guida quindi vedremo come intestare gli inviti di matrimonio.

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Innanzitutto dovrete scrivere a mano il nome e l’indirizzo degli invitati sulla busta, riportando, anche se consegnata da voi a mano, l’indirizzo completo (via, numero civico, comune, cap e provincia) ed evitando di far precedere il nome e cognome dell’invitato da titoli di studio, professioni, titoli nobiliari: eccezion fatta per i militari in carriera (per esempio: non scriveremo Gent. Mo Dott. Mario Rossi ad un medico ma soltanto Gent. Mo Mario Rossi, mentre invece scriveremo Gen. Luigi Bianchi allo zio generale della Finanza). Ricordate di usare un inchiostro blu per l’intestazione se la busta è bianca e un inchiostro nero se la busta è avorio o colorata. Un ultimo prezioso consiglio: è meglio che vi rimangano dieci o venti partecipazioni “di troppo” che non sapere cosa mandare ad un invitato dell’ultim’ora o inatteso. Quindi ordinatene sempre un numero leggermente superiore alle vostre necessità.

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Veniamo ora alle formule di rito da usare sulla busta: se la partecipazione è indirizzata ad una sola persona: Gentilissima Luisa Verdi Via Palermo, 10 – 00100 Roma; ad una coppia: Gentilissimi Luigi e Franca Bianchi Via Napoli, 15 – 00100 Roma; ad una coppia di cui non si conosce il nome della moglie o del marito: Gentilissimo Umberto Rossi e signora (oppure Gentilissimi Sig. Ri Rossi) Via Como, 25 – 00100 Roma; ad una coppia con figli che convivono con loro, o si invia una partecipazione personale anche ai figli (dipende dall’età e dal tipo di rapporto che avete con loro) oppure una che li comprenda tutti. Ad esempio: Gentilissimi Luigi, Franca, Carlo ed Elena Bianchi Via Napoli, 15 – 00100 Roma. Cosa scrivere nella partecipazione secondo il galateo? La formula classica del matrimonio religioso è: “I genitori annunciano il matrimonio dei rispettivi figli”; le mamme faranno seguire al nome da coniugate anche quello da nubili. Per un matrimonio eseguito solo con rito civile: a sinistra i genitori della sposa e a destra quelli dello sposo con la data ed il luogo del matrimonio. Se uno degli sposi è orfano di uno dei genitori e l’altro genitore non ha alcuno/a compagna: Mario Bianchi partecipa il matrimonio del/della propria figlia/o mentre i genitori dell’altro neoconiuge seguiranno la formula classica.

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Se il genitore rimasto vedovo/a si è risposato: se donna si annuncerà il matrimonio affiancando il cognome da celibe al nome del nuovo marito; se è l’uomo ad essere rimasto vedovo si annuncerà il matrimonio facendo seguire il cognome da nubile al nome della nuova moglie; se i genitori sono separati amichevolmente annunceranno il matrimonio entrambi ma la madre con il cognome da nubile. Se i genitori sono separati ed i rapporti sono difficili o inesistenti il matrimonio verrà annunciato solo dal genitore al quale è stato affidato legalmente il figlio. Per quanto riguarda gli inviti al ricevimento la formula più usata nel galateo è l’invito diretto da parte degli sposi, specificando in modo chiaro dove si terrà la festa e facendo in modo che gli invitati vi confermino la loro presenza aggiungendo il classico R. S. V. P. (repondez s’il vous plait). Se il ricevimento è fuori città sarà meglio stampare una mappa con indicazioni precise per far arrivare i vostri ospiti senza problemi.

5/5 Consigli

  • La tradizione vuole che siano i genitori a compilare gli inviti, ma solitamente se ne occupano gli sposi stessi, magari aiutati da fratelli e sorelle.
  • Le partecipazioni vanno consegnate o spedite con anticipo, solitamente tra i 2 e 4 mesi.
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