Come perdonare una menzogna del partner

1/4 – Introduzione

La vita di coppia, si sa, non può essere sempre rose e fiori. Sebbene per molti, in teoria, la sincerità e il dialogo siano alla base del rapporto con il partner, nella realtà quotidiana è raro incontrare una coppia che non si è mai raccontata bugie, grandi o piccole che siano. E, mentre è relativamente facile perdonare una bugia piccola o “a fin di bene”, ci sono situazioni in cui mettere da parte il proprio orgoglio ferito è molto più arduo. Se siete stanchi di litigi estenuanti e di continue recriminazioni e tutto ciò che volete è recuperare la serenità della vostra coppia, siete nel posto giusto: scopriamo come perdonare una menzogna del partner.

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Chiaramente, perdonare il marito a dieta che si è abbuffato di dolci negando poi di averlo fatto è molto più semplice che perdonarlo quando si scopre un tradimento. Innanzitutto, bisogna ricordare che il motivo per cui la bugia ci ha tanto ferito è che siamo stati ingannati da una persona in cui riponevamo la nostra fiducia. Per questo bisogna concedersi un po’ di tempo, per assicurarsi che il proprio perdono sia definitivo: non c’è niente di peggio di affermare di aver perdonato qualcuno e in realtà covare ancora del rancore nei suoi confronti.

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Quando si scopre una menzogna, con il partner che si dimostra dispiaciuto e chiede scusa, l’atteggiamento della parte offesa è spesso del tipo “perdonarti non è facile”. Questo atteggiamento sottintende una necessità di risarcimento del torto prodotto, che, spesso, neanche chi subisce il torto è in grado di stabilire quale possa essere. Per questo difficilmente porta alla risoluzione del problema. Il perdono, quindi, deve poter prescindere da qualsiasi “risarcimento emotivo”, come si usa dire in termine tecnico.

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Il metodo che si ritiene generalmente più semplice per poter perdonare davvero è chiedersi se, in altre occasioni, anche noi ci siamo comportati o avremmo potuto comportarci allo stesso modo, cioè mentendo al partner. Se si riesce a trovare questo precedente, vero o presunto, ecco che tutto diventa più semplice. Il concetto è “sì, mi hai mentito, ma anche io in un’altra occasione l’ho fatto (o avrei potuto farlo) ”. L’atteggiamento può non sembrare “puro” come quello di chi riesce a perdonare a prescindere (ammesso che esista), ma accettare le proprie e altrui debolezze umane e imparare, di conseguenza, ad essere più tollerante può essere anche considerata come una risposta matura.
Detto questo, se il partner che mente è recidivo, soprattutto su questioni importanti, non è detto che il perdono sia la soluzione migliore per chi subisce il torto. Una robusta interruzione del rapporto può essere, talvolta, molto più salutare per la sua situazione psicofisica.

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