Come reagire a un due di picche

03 11 2015
Giuseppina Lombardo

1/7 – Introduzione

ll sentimento amoroso è fragile e delicato, ma allo stesso tempo anche complicato. Quando proviamo dei sentimenti o dell’attrazione nei confronti di qualcuno, ci creiamo inevitabilmente delle aspettative. Ma non sempre il sentimento e l’attrazione sono ricambiati e pertanto, prima o poi, capita a tutti di ricevere un rifiuto, di dover subire il cosiddetto “due di picche”. Si tratta di una situazione davvero difficile e delicata da gestire, perché vengono messi in gioco il nostro amor proprio e le nostre certezze. In questa circostanza così particolare, vediamo come è possibile reagire alla situazione nel migliore dei modi, traendone insegnamento ed esperienza.

2/7 Occorrente

Calma, lucidità, forza d’animo e amor proprio.

3/7

Cominciamo cercando di essere il più possibile lucidi e cauti: apprezziamo la sincerità del diniego dell’altro; essa è comunque una manifestazione di rispetto verso la nostra persona. Anche se inizialmente sarà doloroso, sapremo sin da subito che dall’altra parte è mancata fortunatamente la mala fede di una eventuale presa in giro nei nostri confronti. E poi probabilmente questo rifiuto è nato in un contesto poco favorevole, oppure nel momento sbagliato, ma soprattutto con una persona che non è adatta a noi e tutto ciò comunque prescinde nel modo più assoluto da quello che la nostra vera essenza è capace di offrire ad un’altra persona.

4/7

Non lasciamoci prendere dallo sconforto e cerchiamo di sdrammatizzare subito l’accaduto, evitando di generalizzare. È soltanto una tappa della nostra vita, tramite la quale possiamo piuttosto riconsiderare tutta una serie di aspetti che magari erano limitanti nel nostro tipo di scelte, quando avvicinavamo l’altro sesso. Riconsideriamo i nostri comportamenti, i nostri approcci ed i nostri gusti. Probabilmente si apriranno nuovi e più felici orizzonti.

5/7

Quando subiamo un rifiuto è come se dentro di noi si aprisse una ferita dolorosa e sanguinante, riconducibile a sensazioni ancestrali di bisogno di conferme, così come ne avevamo bisogno nell’infanzia. Per superare questo scoglio difficoltosissimo dobbiamo dunque imparare, diversamente da quando eravamo bambini, a ricevere un diniego, coltivando a tal fine tutta l’autostima che occorre per fronteggiare questo probabile evento, comune a tanti. Facciamo leva su questo sentimento verso noi stessi, dunque: ci siamo messi in gioco, come altri non avrebbero fatto e questo ci fa coraggiosi nel rischio, ma contestualmente forti nel saper perdere, valutando obiettivamente l’accaduto e sapendo ricominciare daccapo.