Guida ai diritti e doveri dei coniugi separati

1/6 – Introduzione

L’amore è una cosa meravigliosa, ma come tutte le cose belle, a volte finisce e lascia dietro di se l’amaro. Purtroppo ci si sente ancora peggio, quando si deve aver a che fare con la burocrazia e le leggi che disciplinano i rapporti coniugali. In mancanza di accordi e di buon senso, la legge diventa l’unica via per far valere i propri diritti e accettare i propri doveri. Oggi vogliamo essere d’aiuto a tutti coloro stanno affrontando una separazione, alleggerendoli di un peso con questa guida ai diritti e doveri dei coniugi separati.

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Quando si ha a che fare con una separazione, chi deve essere tutelato per primo e sotto ogni punto di vista è un figlio o più figli. In caso di figli il genitore ai quali essi non sono stati affidati deve avere la possibilità di passare del tempo con loro; anche per i nonni vale lo stesso principio. I figli dovranno restare nell’abitazione coniugale e dovranno essere tutelati da entrambi i genitori, per evitare che subiscano dei traumi. Ovviamente i figli manterranno il cognome del padre. Per quanto riguarda il mantenimento che dovrà spettare ai figli e al genitore affidatario in caso questo non fosse in grado di provvedere a se stesso, bisogna attenersi alla decisione del giudice riguardo alla cifra da versare.

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La prole dovrà essere mantenuta fino al compimento della maggiore età e anche oltre, qualora essa non fosse autosufficiente. Vale lo stesso per il diritto allo studio. Di norma la somma da versare come assegno di mantenimento ai figli, andrebbe divisa tra i due ex coniugi, ma soltanto se questi hanno entrambi un reddito che superi una soglia minima. Quando si decide di separarsi, ovviamente si perdono tutti i doveri matrimoniali, come l’obbligo di fedeltà, di coabitazione, di collaborazione ecc. E vengono, sostituiti appunto, dall’obbligo di mantenimento. State leggendo guida ai diritti e doveri dei coniugi separati.

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In caso di decesso del coniuge, l’eredità andrà anche al coniuge separato e ovviamente ai figli, se non è stato redatto un testamento. In mancanza di quest’ultimo, al coniuge spetta rispettivamente la metà dell’eredità. In caso di prole il coniuge separato avrà diritto ad un terzo dell’eredità, che andrà divisa con i figli. Per quanto riguarda la dimora e il mobilio, essi andranno alla persona che si è presa cura dei figli.

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La donna, dopo la separazione rinuncia al cognome del coniuge e se la separazione si protrae per oltre tre anni, si può fare la domanda per il divorzio. Le decisioni riguardo all’educazione, allo sviluppo e al benessere dei figli andranno prese da entrambi i genitori. Certamente una separazione consensuale è molto meno traumatica per tutti e in particolare per i figli, ma non sempre ciò è possibile, quindi si deve far affidamento al buon senso e alle regole dettate dal giudice.

6/6 Consigli

  • Mettete sempre al primo posto il benessere dei vostri figli, sorpassando per il loro bene, le divergenze di opinioni con l’ex partner.
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