Come fare un massaggio tantrico ad un uomo

1/4 – Introduzione

Tantra è un termine sanscrito (in scrittura devanāgarī, “telaio”, “ordito”; ma tradotto anche come “principio”, “essenza”, “sistema”, “dottrina”, “tecnica”) per indicare sia un insieme di testi dalla non univoca classificazione, sia un controverso insieme di insegnamenti spirituali e tradizioni esoteriche originatesi nelle culture religiose indiane con varianti: induiste, buddhiste, giainiste e bönpo, con diramazioni diffuse in Tibet, Cina, Corea, Giappone, Indonesia e molte altre aree dell’Estremo Oriente. In quest’ultima accezione, di questo insieme di tradizioni e culture è spesso adoperato come sinonimo anche il termine occidentale di tantrismo. Attraverso il massaggio Tantra, il corpo ritrova l’armonia tramite il rilassamento e l’eccitazione dei sensi. L’intento principale è di sviluppare una maggiore consapevolezza sia in chi lo offre, sia in chi lo riceve, migliorando la reciproca padronanza dei desideri e delle emozioni. Chi offre il massaggio, dona il proprio amore incondizionato all’altra persona. Chi lo riceve dovrebbe pertanto porsi in una condizione di totale fiducia, liberando la mente dai pensieri e dalle aspettative, favorendo l’attivazione dei propri sensi. Nel massaggio Tantra, è essenziale abbandonarsi all’attimo presente, un dolce ed eccitante momento in cui trovare la serenità e il piacere nella loro dimensione più nobile e pura. Nella guida a seguire sarà illustrato come fare un massaggio tantrico ad un uomo.

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Il massaggio consiste in un è un contatto tra le mani di qualcuno e il corpo di qualcun altro; se fatto a fini, per così dire, non professionali ma semplicemente per diletto al proprio compagno o a un amico speciale, l’idea del massaggio tantrico è intimo, ma non necessariamente in senso fisico, quanto piuttosto spirituale. Il fine ultimo deve essere quello di aiutare a rilassare il fortunato in questione, portarlo attraverso il delicato movimento delle proprie mani a sciogliere tutte le tensioni fisiche e conseguentemente anche quelle psichiche. Per agevolare tutto questo l’atmosfera ove si va a praticare il massaggio tantrico è fondamentale; occorre agevolare lo spirito e l’anima dell’uomo a fidarsi, abbandonarsi al calore delle mani che con delicatezza vanno a fare pressione su punti in tensione del suo corpo. Un buon aiuto è quello di preparare la stanza con profumi, candele, luci soffuse e colori tenui; l’ambiente deve avvolgere non osteggiare l’uomo, deve aiutarlo a scacciare fuori dalla stanza i pensieri della suo vita caotica.

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La pratica si svolge chiaramente sdraiati, nudi o quasi, a seconda dell’agio di chi la subisce. La primissima parte del tempo deve essere occupata alla conoscenza del corpo del massaggiato, inteso come sentire dei punti di energia o chakra e i nadi. Per i neofiti in materia di cultura induista o buddhista, i chakra altri non sono che centri del corpo sottile in cui si ritiene si accumuli l’energia divina, mentre i nadi sono i canali attraverso i quali l’energia vitale scorre lungo il corpo. Attraverso una leggera pressione iniziale su questi, la massaggiatrice o il massaggiatore, possono sentire la propensione dell’energia e a seconda della sua intensità agire con più forza o avere un tocco più delicato. Questo tipo di massaggio aiuta a mettere i contatto il sé con i propri sensi, ad accentuare la sensibilità del filo che lega insieme tra loro il corpo e lo spirito. La nudità rappresenta la libertà e solo quando il corpo si libera dei vincoli terreni, cessa di essere una prigione per lo spirito e diventare un tutt’uno con il sé reale.

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Un’idea in linea con i centri estetici che offrono questo tipo di pratica è quella di invitare chi si è sottoposto al trattamento a sorseggiare una tisana rilassante. Questa idea può essere adottata anche di chi non è un professionista ma per semplice diletto si occupa di curare un amico o il suo compagno; gli uomini, anche i più burberi amano le donne che si occupano di loro. Quindi il massaggio tantrico associato a una buona tisana sortirà un effetto rilassante e benefico sulla persona a cui è rivolto.

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