La comunicazione è di fondamentale rilevanza, ma la maggioranza delle volte rappresenta una comunicazione di "servizio" (con delle frasi del tipo "Hai studiato?", "A che ora torni?" e " Quel tuo amico non mi piace").
La reale comunicazione sarà quella profonda, che consente:
- un rapporto costruito sulla lealtà e sulla reciproca stima;
- di ampliare i confini della conoscenza interiore fra genitore e figlio, rimuovendo la barriera dell'età e costruendo una divulgazione di ''parlato-ascolto'' da parte del padre o della madre.
Non bisognerà soltanto chiedere e dare degli avvertimenti moniti, ma sarà necessario anche imparare ad ascoltare i propri figli, perché sono loro che devono trasmettere a voi quello che avverte la loro fanciullezza, attraverso i propri sentimenti e la loro visione del mondo.