Come gestire la relazione con i genitori

1/8 – Introduzione

I rapporti tra genitori e figli non sono semplici e si modificano sensibilmente, nel corso degli anni. Come ben sappiamo in età infantile sono i genitori che creano e gestiscono il rapporto con i propri figli. In età adolescenziale le cose cambiano e tale rapporto relazionale, subisce delle profonde modifiche. Lo stesso discorso è valido per le relazioni tra figli ormai divenuti adulti e genitori. Vediamo come gestire la relazione con i genitori, considerando che, ad ogni età, il rispetto reciproco, costituisce il fondamento di ogni rapporto.

2/8 Occorrente

  • Rispetto
  • empatia
  • comunicazione
  • dialogo

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In questo periodo della vita, è difficile non entrare in contrasto con i propri genitori, ogni conquista richiede spesso piccole lotte familiari e, non sempre, i genitori accettano senza ansie e paure, la nuova maturità del proprio figlio e le sue richieste di autonomia ed indipendenza. Nascono spesso, incomprensioni e malumori che, solo una sana diplomazia, attuabile da ambo i lati, può contribuire a smussare.

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Come gestire la relazione con i genitori in età più matura. In questo caso le problematiche legate alla propria autonomia e alla ricerca di libertà, vengono a decadere. Però bisogna capire che i genitori, continueranno ad essere una presenza costante per il proprio figlio. Per riuscire ad avere un buon rapporto con i propri genitori, è bene stabilire i limiti di intromissione accettabili nella propria vita. Una regola che sancisce il rispetto delle relazioni interpersonali tra l’individuo ed il mondo circostante, genitori inclusi. Ad ogni età, quando i rapporti presentano delle problematiche evidenti, ci si potrà rivolgere a personale specializzato, come psicologi e centri per le famiglie.

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Quando l’età dei figli si avvicina alla maturità, i genitori tendono ad invecchiare e divenire anziani. Per questo motivo cambiano anche le necessità reciproche, i punti di vista, ed i motivi di scontro. Spesso i figli si trovano ad interpretare un nuovo ruolo, cioè quello della responsabilità ed accudimento dei propri genitori. In questa situazione, infatti sono i figli che diventano coloro che decidono cosa fare! Essi consigliano e provvedono fisicamente, alle necessità dei genitori divenuti anziani e talvolta non autosufficienti. Il rapporto tra persone, si modifica sempre in relazione all’età. Per questo il livello di autonomia sia fisica che economica non resta altro che il rispetto per se stessi e per gli altri.

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La componente caratteriale di ogni persona, genitore o figlio, determinerà l’instaurarsi di relazioni più tranquille e serene, o al contrario, molto turbolente. Le persone che hanno un carattere poco elastico, burbero e prevaricatore, faticheranno notevolmente ad instaurare qualsiasi relazione con il mondo circostante, amici, parenti, genitori e figli. La dolcezza, la sensibilità ed una buona dose di empatia, insieme al rispetto per l’altro, adulto o bambino, anziano o adolescente, potranno aiutare a costruire ottime relazione sociali ed affettive con il prossimo.

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8/8 Consigli

  • Ricordatevi che l’età adolescenziale, è caratterizzata dall’affermazione della propria personalità ed identità.
  • Ricordatevi che la presenza dei genitori “non sempre discreta”, nella vita dei figli, diventati ormai adulti continuerà ad essere costante; poi tocca voi decidere cosa fare e dire…

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