Per il genitore raccontare serenamente, magari dopo una sfuriata o un lungo silenzio, una propria esperienza della propria adolescenza, può essere un modo per manifestare la propria comprensione. I figli possono riconoscere difficoltà e affanni e, in funzione della loro indole, restare in silenzio o fingere noia all'ascolto. Ma in alcuni casi trarranno le giuste conseguenze. Perché l'ascolto sia efficace, è raccomandabile qualche "sì" sofferto, seguito da una riflessione, un dialogo e quindi un confronto.